D'origine duecentesca, tuttora utilizzato come luogo di cura, prospetta sul lato destro della strada: nell'atrio, affreschi di Sebastiano Mainardi e busti di santi, attribuiti a Pietro Torrigiani.Più avanti, nei pressi del sito di porta S. Jacopo (gli archi sono di un cavalcavia seicentesco), chiesetta duecentesca di S. Jacopo, con portale di tipo pisano. Da S. Jacopo è possibile seguire a piedi il perimetro della cinta muraria, raggiungendo porta alle Fonti, da cui si può scendere alle Fonti, coperte da arcate gotiche su pilastri e colonne, costruite in più riprese nei sec. XII-XIV e restaurate nel 1852.