Capolavoro di Gio Ponti – realizzato fra 1955 e 1960 assieme ad Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Valtolina ed Egidio Dell’Orto, con l’importante collaborazione al cantiere da parte degli strutturisti Arturo Danusso e Pier Luigi Nervi – è uno fra i più belli e ancora oggi più elevati edifici con struttura in cemento armato mai concepiti. La sezione minore, eccezionalmente rastremata rispetto alle fronti principali, conferisce all’insieme un’inusuale eleganza. Caratteristica peculiare del progetto è la forte unità stilistica tra esterno e interno, tra impianti e arredi e nell’uso dei materiali – dalle tesserine ceramiche del rivestimento esterno alla pavimentazione a linoleum giallo e nera dell’interno –, riportati all’originaria bellezza dal restauro del 2004, voluto dalla Regione Lombardia cui il grattacielo è passato nel 1980. Dalla terrazza belvedere del 31° piano, aperta al pubblico soltanto in occasioni speciali, si ha una delle migliori visioni d’insieme sulla città.