Non distante dalla necropoli di Tuvixeddu, con ingresso all’inizio di viale S. Avendrace, questa grotta di età romana, scavata nella roccia, è così detta dall’emblema di due serpenti scolpiti nel frontone. Deve la notorietà alle belle iscrizioni poetiche in greco e latino che raccontano l’edificante storia dei coniugi dai nomi Atilia Pomptilia e Cassio Filippo.