Fuori dall'area urbana di Akrai, a est del colle in direzione della strada per Noto, si trovano i templi Ferali, latomie le cui pareti sono ricoperte di tavolette votive (pinakes) dedicate al culto dei morti eroicizzati, al quale si riferisce anche un grande rilievo di età ellenistica. Dai templi ferali, attraverso un sentiero si giunge in una stretta valle dove si trovano i cosiddetti Santoni, queste 12 suggestive sculture rupestri del III secolo a.C. incassate nella roccia e dedicate alla dea Cibele, che viene rappresentata in piedi o seduta: si tratta del più cospicuo complesso figurativo relativo al culto di questa "Magna Mater", come la chiamavano i romani.