Il Carso è l'altopiano calcareo che si stende a 300 metri di quota segnando il margine orientale della Venezia Giulia, al confine con la Slovenia. Il paesaggio è brullo e tormentato, molto suggestivo. Per i triestini il Carso rappresenta la prima meta per una scampagnata, a motivo anche del buon numero di «gostilne» (trattorie) e «osmizze» (osterie, da «osem», 'otto giorni' in sloveno, durante i quali a fine stagione i contadini potevano vendere vino e quant'altro). Una delle porte sul Carso è il paese di Opicina, al quale si sale da Trieste anche con una simpatica tramvia-funicolare («tram de Òpcina»), con partenza da piazza Oberdan. Una volta qui c'è solo l'imbarazzo della scelta fra strade e sentieri che s'irradiano nell'entroterra. Valga ad esempio la Napoleonica, una pedonale di oltre 5 chilometri che porta a Prosecco offrendo panorami sulla città e il golfo. Da Opicina parte anche la Strada del Vino Terrano, il tipico rosso carsolino: il tracciato approda a Sistiana dopo aver fatto tappa presso ben 17 fra trattorie e ristoranti tradizionali.