Centro della valle di Fassa, si trova a 1382 metri di quota in posizione rilevata sulla destra del fiume Avisio; alle sue spalle s'innalzano le vette del gruppo del Catinaccio (m 3004), «Rosengarten» in lingua ladina, ovvero «giardino di rose», per sottolineare il fascinoso colore che la roccia dolomitica assume nella luce del tramonto. Vigo di Fassa offre pittoresca immagine del proprio passato nelle chiese di S. Giuliana e di S. Giovanni, entrambe d'architettura gotica. In paese, tra l'altro, ha sede l'Institut Cultural Ladin, con museo etnografico dedicato alla minoranza linguistica che abita le valli dolomitiche. Quanto all'oggi, Vigo di Fassa è luogo celebre per la villeggiatura e gli sport della neve nel comprensorio Dolomiti Superski. Dal paese una funivia sale a Ciampedìe (m 1997), pianoro in mezzo ai boschi con vista sul Catinaccio, le Pale di San Martino e la Marmolada, fulcro di attività estive e invernali. La strada che lascia il paese conduce invece al passo di Costalunga (m 1745), aperto sulla val d'Ega alla volta di Bolzano. Risalendo invece la val di Fassa, oltre Pera una diramazione sale al rifugio Gardeccia (m 1948), da dove si continua fino al rifugio Vaiolét (m 2243), sotto le celebri Torri del Vaiolét, tradizionale palestra degli scalatori.