Morbegno è centro di fondazione medievale lungo la strada della Valtellina, nel punto d'inserimento della Via Priula, aperta nel 1592 sotto l'egida della Repubblica di Venezia attraverso un valico delle Orobie, da allora detto passo di San Marco. A ciò si devono le felici vicende della comunità, arricchitasi grazie ai commerci con le valli bergamasche, ma anche in termini di scambi culturali tra i paesi di qui e di là delle Alpi. Il nucleo originario di Morbegno, allo sbocco del torrente Bitto, conserva l'atmosfera di un tempo con stradine strette e case alte, spesso affrescate, con portali in pietra e balconi in ferro battuto. Il tessuto edilizio si apre in piazze sobriamente monumentali, con la Collegiata di San Giovanni e la chiesa di Sant'Antonio, dal ricco corredo artistico. Nella parte alta del paese si visita palazzo Malacrida, che sorprende per la ricchezza degli arredi rococò, specchio del rango della società settecentesca. Ai margini dell'abitato si raggiunge al cinquecentesco santuario dell'Assunta. Poi si risalgono le valli formate dai due rami del torrente, godendo di panorami sulla città e sul versante retico del comune, coperto di vigne a terrazze. Nei pascoli vicini allo spartiacque si produce il Bitto Dop, un rinomato formaggio d'alpeggio.