Già molti chilometri prima di raggiungerlo si impone sulla sinistra il maniero federiciano, fulcro di un borgo appartenente al comune di Avigliano. Al termine di una salita lo si raggiunge, massiccia struttura a forma di parallelepipedo con torri d'angolo appena sporgenti e ingresso stretto tra due torri binate che si affiancano al portale a sesto acuto.
Se il nome di Lagopèsole pare derivare da «lacus pensilis» e rimanda a un invaso quaternario, il fortilizio risale all'epoca normanna. È in un documento del 1128 che si menziona per la prima volta il luogo, ma è solo con i normanni, nel 1154-79, che viene menzionato il castello. In un documento ufficiale del regno di Sicilia, datato 1242, è la notizia che fu Federico II a commissionare i lavori di restauro del fortilizio come dimora di caccia e fortezza. Lavori continuati dagli angioini sino al 1280, anno in cui fu abbandonato. Passato dapprima ai Caracciolo e, nel 1513, ai Doria, appartiene dagli anni '60 del XX secolo allo Stato.