Sull'alto di una rupe tufacea, a 833 metri di quota, si profila la sagoma della Cattedrale, simbolo della cittadina che, a dominio dell'alta valle del Bràdano, fu insediamento strategico già prima della conquista romana e poi sotto i longobardi e i normanni. Il nome deriva dall'originaria comunità degli Osci, Akere, diventuta poi Acheruntia, donde l'appellativo di acheruntini per gli odierni abitanti. La Cattedrale, dedicata all'Assunta e a S. Canio protettore dell'abitato, è monumento insigne, fondata nel 1080 e parzialmente ricostruita dopo il terremoto del 1456 in forme romanico-cluniacensi, come risalta nella zona del presbiterio, con deambulatorio e cappelle radiali; notevole è la cripta, consacrata nell'anno 1524 per conservare le reliquie del patrono. Nel vicino edificio, che riutilizza le residue strutture del castello medievale, ha trovato allestimento il Museo Diocesano, con una collezione degna del rango cittadino. Ancora vivace l'artigianato del ferro battuto.