Comune della Comunità montana Vestina, disposto a 530 metri di quota su uno sperone roccioso alle falde orientali del Gran Sasso. Il centro storico, a sviluppo tortuoso e forte dislivello, con case d'antica fisionomia, è dominato da quanto resta del Castello. A giudicare dal nome, - «fara» è termine che indica l'unità a base del sistema territoriale longobardo, - la fondazione del paese è altomedievale. Il comune è segnalato nel Rinascimento come oggetto di contesa tra L'Aquila e Penne, quindi come possesso dei Farnese, che l'hanno avuto in amministrazione fino al 1731, lasciandovi un palazzo. Il nome di Farindola si associa anche a un formaggio pecorino noto già alle cronache dell'antica Roma e ancor oggi prodotto da aprile a giugno con latte ovino di capi allevati per lo più allo stato brado. Attualmente buona parte del territorio comunale rientra nel perimentro della Riserva naturale del Voltigno e della Valle d'Angri, nell'ambito del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga: in paese è allestito un centro visite con un museo e un'area faunistica dedicata al camoscio d'Abruzzo.