A sud della Sila Piccola, sui tre colli che sovrastano il golfo di Squillace, il capoluogo regionale è città di fondazione bizantina, con viuzze tortuose e costruzioni che nel nucleo più antico rimandano al Medioevo. Il sinuoso corso Mazzini guida invece la visita tra dignitosi palazzi ottocenteschi e piazze monumentali. Nella vicenda cittadina ricorrono tre «V»: quella di Vitaliano, il santo patrono; quella del velluto, produzione che generò straordinaria ricchezza fino alla seconda metà del Seicento; quella del vento, che è costante meteorologica e garanzia di emozioni panoramiche. Caratteristica presenza cittadina sono certe osterie, le cosiddette «putiche», presso le quali si gustano poche ma indimenticabili specialità calabresi, come il «morseddhu», un piatto di trippa di vitello molto piccante. Tra i vini, è da ricercare la rinomata Malvasia di Catanzaro. Salendo verso Taverna si raggiungono in breve i territori del Parco nazionale della Sila. Ancor più vicina, la costa, dove la frazione di Catanzaro Marina ormai fa tutt'uno con Copanello e Soverato nel formare un'area a forte vocazione balneare.