Spartiacque tra Basso e Alto Monferrato, la città domina un paesaggio di pianure e colline dove regina indiscussa è la vite. Se nel Basso Monferrato si hanno produzioni di Barbera e Grignolino, nell’Alto Monferrato si entra nella terra del Moscato d'Asti. Quest’ultimo, tutelato dalla Docg, è in buona compagnia insieme alla Barbera d'Asti Docg, le Doc Freisa d’Asti e Grignolino d'Asti, Albugnano, Loazzolo, Malvasia di Casorzo d'Asti, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco e Ruché di Castagnole Monferrato Docg. La città ha un cuore medievale che pulsa nel Recinto dei Nobili, mentre verso la piana del Tànaro, nel Recinto dei Borghigiani, custodisce il monumento più antico con il battistero romanico di S. Pietro. Un passato che in settembre torna vivo grazie ai cortei storici del Palio d'Asti, preceduto dalla rassegna dei vini monferrini Douja d'Or, e seguito, tra ottobre e novembre, dalla Mostra mercato del tartufo. In settembre si tiene anche il Festival delle Sagre che celebra il meglio della gastronomia monferrina e langarola come la Robiola di Roccaverano, l’ insaccato di carni suine e lingua (detto mula) talvolta conservata sotto strutto in coccio, il salame di tacchino, i cardi (ideali nella bagna cauda), funghi e tartufi (soprattutto bianchi). Tra i piatti tipici da ordinare ad Asti, sede anche di Eataly, ci sono la costoletta di maiale all'astesana (impanata, fritta, coperta di tartufo e passata in forno) e la frittura mista (con vari tagli di agnello e punte di asparagi). Meritano una menzione a parte i dolci: dalla torta del Palio ai Baci di dama, dalla polentina mandorlata agli astigiani al rum e il torrone di nocciole.