Alle spalle del palazzo di Propaganda Fide, è un altro saggio dell'estro di Francesco Borromini, che diede la sua impronta alla ricostruzione di una cappella già in aperta campagna (da cui fratte, cioè cespugli), iniziata nel 1604 da Gaspare Guerra e conclusa nel 1691 da Mattia de Rossi. Al grande ticinese si devono la facciata, il campanile a coronamento mistilineo e, all'interno, il tamburo della cupola e l'abside; gli angeli marmorei ai lati del presbiterio sono di Gian Lorenzo Bernini (1668-69).