L'antica Università romana, fondata da Bonifacio VIII nel 1303, ebbe qui sede dal tempo di Eugenio IV fino al 1935, quando venne inaugurata la Città Universitaria; il complesso - oggi sede dell'Archivio di Stato di Roma (documenti dello Stato pontificio dal sec. IX al XIX) - fu iniziato, su progetto di Guidetto Guidetti, da Pirro Ligorio, che vi attese fino al 1568, continuato da Giacomo Della Porta, terminato ai primi del '600 e modificato dal 1632 da Francesco Borromini, che eresse la chiesa di S. Ivo. L'austera facciata, intelaiata da angoli bugnati e marcapiani, presenta al pianterreno un muro pieno con portale a timpano e, a sinistra, il campanile (1588); il prospetto verso piazza di S. Eustachio, opera di Borromini, ha un elegante portale sormontato da balcone e finestra ad arco con timpano triangolare ondulato, ed è coronato da un timpano a volute su cui incombe il tiburio di S. Ivo. L'elegante cortile, a due ordini di arcate (nei tondi sopra le finestre, simboli dei Borghese, dei Chigi e dei Barberini), accoglie, nel concavo lato di fondo, l'accesso alla chiesa di S. Ivo.