Riaperto al pubblico nel 2000, il monumento a Vittorio Emanuele II, votato al primo re dell'Italia unita all'indomani della sua morte, spicca nel panorama della città con il colore bianco del marmo botticino impiegato per la sua costruzione, che fu iniziata nel 1885 da Giuseppe Sacconi e ultimata, a esclusione degli elementi decorativi, nel 1911; nel 1925 venne inaugurato l'altare della Patria, nel 1927 furono collocate le enormi quadrighe in bronzo e nel 1935 terminata la decorazione degli ambienti interni. Una scalea, fiancheggiata da gruppi allegorici, sale all'altare della Patria: al centro, in un'edicola, è la statua di Roma, opera di Angelo Zanelli al pari dei due bassorilievi che verso essa convergono; sotto la statua è la tomba del Milite Ignoto. Due scalee laterali salgono alla statua equestre di Vittorio Emanuele II, in bronzo, di Enrico Chiaradia ed Emilio Gallori, che svetta sopra una base ove sono rappresentate le principali città d'Italia. Più in alto si leva il sommoportico (da cui si gode una splendida vista) coronato dalle statue delle Regioni d'Italia e, ai lati, da due quadrighe bronzee, accessibile a pagamento con ascensori panoramici in cristallo trasparente.