Antico monastero benedettino femminile in cui si possono ammirare i locali recuperati dell’appartamento privato della badessa Giovanna da Piacenza, i cui ambienti furono rispettivamente affrescati dal pittore parmense Alessandro Araldi nel 1514 e da Antonio Allegri detto il Correggio che ultimò la famosa Camera della Badessa nel 1519, introducendo a Parma il linguaggio pittorico proprio della cultura umanistica. La complessa decorazione si sviluppa al centro della volta, in cui si trova lo stemma della Badessa, suddividendosi in sedici spicchi, affrescati con un ricco e rigoglioso decoro vegetale entro il quale si dispongono, in sedici ovati, vivaci e delicate figure di putti in movimento. Alla base di ogni spicchio corre una fascia affrescata con lunette monocrome raffiguranti personaggi e divinità mitologiche. All’interno dell’ex monastero si trova un altro ambiente di particolare rilevanza artistica e storica affrescato sempre dall’Araldi, la cosiddetta Cella di S. Caterina, piccolo vano che presenta la raffigurazione di alcune scene della vita della Santa.