Domina dall'alto di una monumentale scalinata l'omonima piazza, ornata al centro dalla settecentesca fontana del Popolo che conserva la statua di S. Andrea, patrono della cittadina. Principale monumento di Amalfi, fu fondato nel sec. X dal duca Mansone III (è il cosiddetto Duomo vecchio, oggi corrispondente alla cappella del Crocifisso), ampliato agli inizi del sec. XIII all'epoca della deposizione nella cripta delle spoglie di S. Andrea, e rifatto in forme barocche nel 1703-18. La ricca facciata policroma è una ricostruzione del 1889-91; originale è il campanile* a sinistra, documentato già nel 1180 e ultimato nel 1276, con colonne angolari nel basamento e coronamento a torricelle con archi intrecciati. Dall'atrio, anch'esso rifatto a fine '800, si accede al chiostro del Paradiso e, attraverso la porta* in bronzo fusa a Costantinopoli e qui collocata nel 1065, all'interno del Duomo, a tre navate di cui la centrale conserva nel soffitto tele di Andrea d'Aste; notevoli anche il trittico marmoreo (inizi sec. XVI) nella 1ª cappella destra, il coevo sepolcro d'Acunto al termine della navata destra, i due amboni ricomposti a fianco dell'altare e, nella cripta, le statue di S. Andrea (Michelangelo Naccherino) e dei SS. Stefano e Lorenzo di Pietro Bernini. Alla navata sinistra si affianca la cappella del Crocifisso, il Duomo vecchio del sec. X; le ex cappelle sono ornate da affreschi trecenteschi in abbandono, ben visibili dall'adiacente chiostro del Paradiso.