<font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;">La Reggia di Portici, costruita a partire dal 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone e della regina, Amalia di Sassonia, si adattano tra gli esempi più eccellenti di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. </font><font style="vertical-align: inherit;">Sita alle pendici del Vesuvio - tra il bosco superiore (dedicato alla caccia) e quello a valle (di natura ornamentale) - è da scrivere alla tradizione dell'aristocrazia napoletana di costruire ville suburbane ai piedi del vulcano. </font><font style="vertical-align: inherit;">I lavori di costruzione, iniziati da Giovanni Antonio Medrano, furono condotti, dal 1741, secondo il disegno progettuale di Antonio Canevari e conclusi dall'opera di Luigi Vanvitelli e Ferdinando fuga. </font><font style="vertical-align: inherit;">A occuparsi della decorazione degli interni Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re. </font><font style="vertical-align: inherit;">Museo Degni di nota l'Ercolanense, </font><font style="vertical-align: inherit;">gli affreschi di Crescenzo Gamba nelle volte (Allegoria della Verità e Aurora); </font><font style="vertical-align: inherit;">il Gabinetto in stile Luigi XV; </font><font style="vertical-align: inherit;">il Gabinetto cinese con pavimento musivo - proveniente da Ercolano, la Sala Cinese (oggi Aula Magna), la Biblioteca Storica che conserva un ingente patrimonio di libri scientifici, umanistici, religiosi e lo spazio nuovamente fruibile del Galoppatoio.</font></font>