Conclude a est il prospetto delle Procuratìe Vecchie con l’arcone all’imbocco delle Mercerie. Costruita nel 1496-99 su probabile progetto del Codussi, la torre fu poi allargata con corpi laterali (1506), sopraelevati da Giorgio Massari (1775). Dal basso verso l’alto, si succedono il quadrante dell’orologio che indica anche le fasi lunari (importanti per le maree) e il moto del sole nello Zodiaco; la nicchia con la Vergine, che ha ai lati le finestrelle in cui scattano le ore; il Leone di S. Marco, a tutto rilievo su un campo azzurro a stelle d’oro; le due statue bronzee dei mori, fuse nel 1497, che battono le ore su una grande campana. Per l’Epifania e l’Ascensione, dalle finestrelle con le ore – sorta di orologio digitale ante litteram escogitato a metà Ottocento – tornano a uscire e a rientrare le figure dei Re Magi che s’inchinano passando davanti alla Vergine, come prima accadeva a ogni ora. Meccanismi e rotismi interni sono stati nei limite del possibile conservati. Provvedeva a controllarli e a ripararli un ‘temperatore’, cui era concesso di vivere con la famiglia nelle stanze della torre.