Fu una delle più importanti e grandiose abbazie dell'Abruzzo. La chiesa e il convento furono fondati in epoca non precisabile, ma non più tardi del sec. VIII, durante il quale sono storicamente documentati. Nel 1015 furono ricostruiti con grandiosità per opera di Trasmondo II conte di Chieti, che vi chiamò i Benedettini; a partire dal 1165 altri lavori portarono all'ampliamento della chiesa, che assunse forme cistercensi, per impulso dell'abate Oderisio II.La facciata è in pietra nella parte inferiore e di mattoni per il rimanente. Vi spicca il solenne *portale marmoreo (1225-30), detto della luna, commissionato dall'abate Rainaldo, di cui resta traccia nella statuetta sotto la lunetta. Il portale è stretto tra due larghi e ornati pilastri marmorei, sui quali è impostata un'incorniciatura in pietra che conclude la composizione architettonica. Le sculture e gli ornati dei pilastri, di derivazione pugliese, sono spartiti in zone sovrapposte, con una curiosa mistione di elementi, vari di forma e di soggetto. Vi si possono ravvisare: Daniele tra 2 leoni; L'arcangelo Gabriele annuncia a Zaccaria la nascita di Giovanni; Zaccaria scrive il nome del figlio e altra scena; una figura in ginocchio tra due grifi; l'Annunciata; Visitazione e una figura muliebre acefala; S. Anna (?); il Battista; altre due figure, tra cui forse Erode; due pavoni che bevono da un vaso. Nella parte alta della facciata, una bifora; ai lati, due monofore; a sinistra, in basso, sepolcro dell'abate Oderisio II, che fu cardinale e resse il monastero per 49 anni. L'interno (1165), di solenne e grandiosa impronta cistercense, è basilicale a tre navate divise da possenti arcate ad ogiva appena accennata su pilastri cruciformi. Una scalinata porta al presbiterio, coperto da volte a crociera e terminante in abside semicircolare, fiancheggiata da due altre absidi, mentre due scale scendono dalle navate laterali alla cripta, che occupa tutta la larghezza del sovrastante presbiterio ed è divisa trasversalmente in due navatelle per mezzo di fusti di colonne marmoree provenienti da un edificio pagano. Usciti all'esterno e seguendo il fianco destro della chiesa, si passa nella parte retrostante, magnificamente movimentata nel giro delle *tre elegantissime absidi , strette una accanto all'altra e vibranti nella policromia dei materiali impiegati.