‘Finis Terrae Cottii’: il confine verso oriente del regno di Cozio I, il re delle tribù liguri che, prima dell'epoca romana, occupavano questo tratto di valli alpine (ne resta il ricordo nel nome di Alpi Cozie). Dove il costone del monte Orsiera chiude la valle in una stretta, formando quasi uno sbarramento naturale, nel 1728, Vittorio Amedeo II pensò di erigere una fortezza a completamento del sistema difensivo occidentale che doveva proteggere il regno sabaudo contro la minaccia di un ritorno dei francesi. Il progetto venne affidato a Ignazio Bertola, già progettista del forte di Exilles, in valle di Susa: ne uscì un'opera titanica, terminata solo oltre un secolo dopo, nel 1837. La fortificazione si sviluppa sul versante dell'Orsiera per 3 km di lunghezza e copre un dislivello di 670 m. Un'imponente bastionata a risalti (le 28 piazzole per i pezzi di artiglieria), attraversata da una scalinata coperta di quasi 4000 gradini, collega tre forti: il S. Carlo, con il padiglione degli Ufficiali, il palazzo del Governatore e la cappella intorno alla bella piazza d'armi; il Tre Denti, a mezza via, e, a 1783 m di altitudine, il forte delle Valli. Palazzi, caserme, ridotte, scuderie, anditi, spalti, casematte, strade tornanti compongono il quadro di questa incredibile 'muraglia' che si arrampica lungo la montagna, dando la sensazione di esserne naturale parte integrante. Pensato per sostenere gli attacchi provenienti dall'alta valle, il forte non fu mai impegnato in battaglia, non si sa se per l'effetto deterrente esercitato sul nemico o, più malignamente, per un clamoroso errore strategico (le campagne militari napoleoniche scelsero altri passaggi per invadere l'Italia). Adattato a carcere militare e politico, Fenestrelle dopo la seconda guerra mondiale venne progressivamente abbandonato e la sua gigantesca struttura (1.350.000 metri quadri di superficie) andò progressivamente in rovina. Dopo decenni di decadenza, dal 1990 grazie all'Associazione Progetto San Carlo-Forte di Fenestrelle, il luogo è stato oggetto di un lento ma efficace recupero. Oggi è possibile visitarlo con diverse modalità, che privilegiano a seconda dei casi l'interesse storico, architettonico o escursionistico. Il recupero di buona parte delle strade, dei sentieri e dei camminamenti (si percorre parte della suggestiva scalinata coperta), oltre che, presso il forte S. Carlo, delle strutture di ospitalità, ha fatto di Fenestrelle una delle mete turistiche più suggestive del territorio. Nel magico scenario del forte si tengono, durante il periodo estivo, appuntamenti musicali e teatrali.