L’inconfondibile sagoma di questo grattacielo d’abitazione e per uffici, costruito dallo Studio BBPR fra 1956 e 1960, svetta sul quartiere e sulla città, fino a superare in altezza la non lontana Madonnina. Dei ventisei piani, gli ultimi sette hanno base planimetrica maggiore rispetto agli inferiori. Questa particolarità strutturale fa della Torre Velasca uno dei più interessanti esempi dell’architettura milanese del secondo dopoguerra. Le mensole della struttura in cemento armato su cui si appoggia il corpo superiore aggettante assomigliano ai beccatelli di una torre medievale. L’edificio prende nome dalla piazzetta antistante, che a sua volta ricorda il governatore spagnolo Juan de Velasco. Nel 1651, de Velasco diede ordine di ampliare il passaggio sul corso per favorire le sfilate del carnevale ambrosiano.