Ricostruito nel 1531 su una precedente chiesa tardogotica in occasione della designazione della città a sede vescovile, spicca per la facciata concava che gli fu sovrapposta nel 1680, su disegno dello stesso Caramuel, per celarne la disposizione asimmetrica rispetto alla piazza: nel prospetto, sorta di fondale scenografico insolitamente quadripartito, il primo settore a sinistra maschera in realtà un accesso alla via laterale. Nell’interno, in cui prevale la policromia settecentesca dei marmi, sono conservate tra le altre opere un trittico di scuola lombarda di inizio Cinquecento (Ss. Monica, Simpliciano e Ambrogio che battezza S. Agostino, nella cappella del transetto di destra); il cinquecentesco monumento funebre al vescovo Galeazzo Pietra (andito della sagrestia capitolare); un polittico del 1520 circa raffigurante una Madonna col Bambino e angeli e una Deposizione con santi (2° altare della navata di sinistra). Dalla sagrestia dei Canonici si accede al Museo del Tesoro del Duomo, in cui si conservano corali e codici miniati, un reliquiario in argento cesellato d’oro di scuola lombarda (XVI secolo), una collezione di arazzi fiamminghi.