I tre secoli, dal XVII al XIX, necessari alla costruzione della grande chiesa (sorta sul luogo di una basilica paleocristiana) spiegano la commistione di stili: il corpo principale è seicentesco, settecentesca la facciata, l’alta cupola neoclassica disegnata dal Cagnola venne realizzata solo nel 1823 da Rodolfo Vantini. L’interno è a croce greca, slanciato e neoclassico. Tra le molte opere: Crocifisso ligneo quattrocentesco; Sacrificio d’Isacco affrescato dal Moretto; arca dei Ss. Apollonio e Filastrio (1510), opera rinascimentale di gusto veneziano; Assunta venerata dai Ss. Carlo e Francesco e il vescovo Giorgi, dipinto di Palma il Giovane (1627); ante d’organo dipinte dal Romanino; monumento in bronzo a Paolo VI (nato a Concesio nel Bresciano) di Raffaele Scorzelli (1984).