La chiesa dell'Assunta ha mantenuto dell'originario edificio romanico solo i muri della navata e la torre campanaria; per il resto fu ricostruita in forme barocche fra il 1735 e il 1773 su progetto di Giuseppe Delai. L'interno è decorato dagli affreschi di Matthäus Günther (nelle volte, Storie di S. Agostino) e dagli stucchi di Anton Gigi. Sul lato meridionale della chiesa dell'Assunta, il chiostro conserva sulle volte e le pareti pitture eseguite tra la fine del XIII secolo e il XV: si distinguono la Vita di S. Barbara (fine Trecento), l'Annunciazione di Giovanni da Brunico (1418) e Il ricco epulone di Friedrich Pacher (1480 c.).<br>Dal lato est del chiostro si accede alla cappella di S. Vittore, con frammenti di dipinti parietali gotici eseguiti alla metà del Trecento.<br>L'insolita costruzione rotonda (in realtà è un poligono a 16 lati) che si vede all'ingresso del recinto abbaziale, da cui resta isolata, era l'ospizio per i pellegrini.<br>Oggi la si conosce con il nome di cappella fortificata di S. Michele, ma in effetti solo la zona centrale del piano superiore era destinata al culto. Eretta alla fine del XII secolo, era ispirata al S. Sepolcro di Gerusalemme.<br>La dotazione di merli e torretta è più tarda, del Quattrocento, quando tutta l'abbazia fu circondata di mura nel tentativo di fortificarla per resistere alla paventata invasione dei turchi (che non ci fu, perché si arrestò nel 1476 alla Carinzia). Questo spiega anche il nome di torre dei Turchi dato all'edificio, compreso nella cinta, che si vede dietro l'antica fornace.