Chiesa ricostruita tra il XVII e il XVIII secolo, con facciata rifatta nel 1930, si presenta come un prezioso museo d’arte sacra: nella controfacciata, Incoronazione della Vergine di Giovanni Battista Moroni (1576); nella prima cappella destra, Redentore e i Ss. Rocco e Sebastiano di Palma il Giovane; nella seconda stupendo altare di Andrea Fantoni (1728); nella quarta, Assunta di Jacopo Bassano. La sagrestia custodisce diverse tele tra cui Santo domenicano attribuito al Bramantino; Cristo portacroce di Lorenzo Costa; Cristo crocifisso di Andrea Previtali; Cristo crocifisso, due santi e un devoto del Moroni.