Significativa presenza dell'ordine mendicante nel quartiere mercantile, fu eretta per la terza volta, tra il 1255 e il 1277, ma subì nei secoli successivi diverse aggiunte, modifiche e ricostruzioni. L'ultimo, radicale restauro, a cui fu sottoposta dopo i danneggiamenti subiti nei bombardamenti del 1943, ha restituito alla chiesa le originarie forme romaniche. La facciata, restaurata verso la fine del XIX secolo, ha un bellissimo portale gotico-fiorito, eretto nel 1302, con loggetta nel frontone affrescata all'inizio del '900, sormontato da un ricco rosone, ricostruito sul modello di quello di S. Agostino. I portali laterali sono della fine del XVI secolo. Lungo il fianco destro e all'esterno delle absidi sono visibili alcuni elementi della primitiva struttura. L'interno è a tre navate su pilastri cilindrici, con ampie arcate gotiche. Nella navata centrale, statue allegoriche di Giacomo Serpotta (1723); nelle navate minori si aprono cappelle gotiche e rinascimentali. Fra le numerose opere custodite, si segnalano importanti sculture di Antonello, Antonio, Domenico e Giacomo Gagini; nell'abside centrale, bel coro ligneo cinquecentesco intagliato; nella quarta cappella sinistra, pregevole portale di Francesco Laurana e Pietro de Bonitade (1468). La chiesa possiede un cospicuo Tesoro, con tele e arredi sacri dal XV al XIX secolo.