Nella parte alta dell'abitato, fu innalzato in forme barocche nel 1604 nell'area di una preesistente chiesa gotico-catalana (prima metà sec. XV); di questa si conservano tracce solo negli ordini inferiori del campanile. L'interno, ornato di stucchi, mostra alla parete d'ingresso la tomba di Laura de Asaro (1597); la bella arcata del battistero, all'inizio della parete destra, è di scuola gaginesca (1594) e proviene dalla chiesa originaria. Sopra l'altare maggiore, in marmo e pietre dure, un tabernacolo barocco in argento sbalzato racchiude una tavola bizantineggiante con la Madonna della Vittoria (nascosta da un'immagine moderna), che la tradizione dice donata da papa Niccolò II al conte Ruggero il Normanno. Nella cappella a sinistra del presbiterio, Crocifisso* su tavola del 1485, opera di ignoto artista detto Maestro della Croce di Piazza Armerina; all'altare del transetto sinistro, Assunta di Filippo Paladino (1612). A destra del Duomo si riconosce la facciata barocca del palazzo Trigonia (sec. XVIII).