Il museo, istituito nel 1997, occupa l'ex monastero delle Benedettine e si articola in tre sezioni: archeologica, arti figurative bizantino-normanne e Medioevo nei Nebrodi. La prima comprende un ricco lapidario di epoca greco-romana, numerosi elementi architettonici e reperti ceramici compresi tra il IV secolo a.C. e il III secolo d.C.; di notevole interesse un'ara sacrificale dedicata ad Augusto e un capitello in terracotta in stile corinzio, entrambi di epoca romana. Nell'ex chiesetta detta dei Quattro santi Dottori della Chiesa d'Oriente ha sede la sezione Arti figurative bizantino-normanne, dove spicca la ricostruzione del ciclo pittorico proveniente dall'abside centrale della chiesa normanna del SS. Salvatore extramoenia. L'ultima sezione, Medioevo nei Nebrodi, comprende alcuni reperti e una ricca documentazione iconografica che permette una lettura chiara e lineare di queste testimonianze, documentando i più singolari aspetti dell'architettura, della scultura, delle arti minori e della cultura dell'intera area nebroidea fino al Tre-Quattrocento. Di rilievo una raccolta di circa 200 monete (V-XV secolo) e due gigantesche anfore rinvenute a Tusa datate XIV-XV secolo