Iniziata nel 526, consacrata nel 547-548 dal vescovo Massimiano, la basilica è tra le massime testimonianze paleocristiane. L'interno* colpisce per originalità di struttura, ricchezza di marmi e mosaici; il vano centrale è coperto da cupola, con decorazione pittorica del 1780; tra i pilastri si curvano sette esedre traforate da due ordini di arcatelle. Da un'arcata si prolunga il presbiterio, la parte più preziosa del monumento per i mosaici* che rivestono le pareti, eseguiti nel secondo quarto del sec. V e di impronta ancora classica, mentre due riquadri in basso nell'abside (Giustiniano e il suo corteo*, a sinistra; Teodora e il suo corteo*, a destra) presentano stilizzazioni formali proprie dell'arte bizantina; tra le sculture si segnala il sarcofago d'Isacio (sec. V). Al centro del presbiterio, l'altare, del sec. VI, con la mensa formata da una lastra di alabastro* trasparente.