Capolavoro di Vincenzo Scamozzi, che lo costruì tra il 1588 e il 1590, fu il primo teatro in Italia a essere concepito come tale, senza inserirsi in un edificio preesistente. La facciata esterna è a due ordini, quello inferiore con finestre e portale a spigoli bugnati, quello superiore con nicchie e finestre spartite da lesene doriche, sormontate da una cornice con trabeazione a triglifi. L’interno è a pianta rettangolare, con gradinata in legno e loggia semicircolare su cui si elevano le divinità olimpiche. Restauri novecenteschi hanno recuperato parte degli affreschi originari.