La piccola chiesa fu eretta nella seconda metà del XII secolo nell'ambito delle fondazioni normanne. Nella decorazione della facciata principale e dei prospetti laterali sono evidenti influenze stilistiche arabe. La presenza, intorno all'abside e al tiburio, di colonnine lisce a sostegno degli archetti addossati al corpo di fabbrica, in luogo delle tradizionali paraste in mattoni, la differenzia dalle chiese coeve del Messinese. Il piano di calpestio è a una quota inferiore rispetto a quella della città moderna, oggi più elevata per l'accumulo delle macerie prodotte dai terremoti. Ha pianta basilicale a tre navate con volte a crociera sulle laterali e nel transetto. Un attento restauro relativamente recente ha riportato l'edificio ai suoi antichi splendori.