La via è sul prolungamento del Corso, cioè del decumano massimo romano, e per secoli è stata la scena di un palio equestre – galoppo di cavalli berberi in corsa – che si concludeva in piazza S. Pier Maggiore. Molti dei palazzi di alta qualità che si affacciano sulla via appartenevano alla famiglia Albizi: di qui il nome.<br>Quasi all’angolo con piazza dei Ciompi, è incorporata in un palazzo una torre duecentesca che era proprietà di Corso Donati (1350 circa-1308), famoso capitano di Parte Guelfa.<br>Al N. 4 si trova la trecentesca casa degli Albizi, e al N. 18 il palazzo Altoviti che è detto ‘dei Visacci’ per le quindici erme in marmo con ritratti di fiorentini «di mirabil dottrina» (1600-1604) a ornamento della facciata.<br>Al N. 26, palazzo Ramirez de Montalvo (1568), opera di Bartolomeo Ammannati, ha la facciata decorata a graffito su disegno di Giorgio Vasari.