I martiri sono i patrioti delle rivolte antiborboniche (1799, 1820, 1848, 1860) e i leoni che ornano la colonna commemorativa (1866-68) simboleggiano l'esito di tali insurrezioni. Sull'elegante piazza triangolare (a nord di piazza Vittoria), salotto all'aperto dell'aperitivo e dell'intrattenimento, con i suoi vivaci locali frequentati da giovani e uomini d'affari, prospettano il palazzo Partanna (N. 58), opera di Mario Gioffredo ricostruita da Antonio Niccolini per Lucia Migliaccio, la moglie morganatica di Ferdinando I, e (N. 30) il palazzo Calabritto ristrutturato da Luigi Vanvitelli. Da piazza dei Martiri partono le due deviazioni dell'itinerario, una diretta verso le vie della shopping, via Chiaia, Filangeri e dei Mille, e l'altra nel quartiere di Pizzofalcone, in prossimità del mare.