Aperta nel sec. XIII e denominata «Rua Nova», è fiancheggiata da palazzi settecenteschi. A destra si nota la barocca facciata della chiesa di S. Maria dell'Itria, eretta nel 1621 e successivamente ingrandita; sul lato opposto della via si allunga l'elegante prospetto di palazzo Milo (sec. XVIII). Per una scalinata a sinistra (salita S. Domenico) si raggiunge la chiesa di S. Domenico che, rifatta nei sec. XVII-XVIII, conserva dell'originaria struttura trecentesca il rosone in facciata. All'interno, dietro l'abside che custodisce il sarcofago di Manfredi, figlio di Federico III di Aragona morto nel 1318, si apre la cappella Pepoli, con notevoli affreschi tre-quattrocenteschi; in una cappella barocca lungo la parete sinistra, Crocifisso* ligneo di gusto iberico (sec. XIII-XIV). Segna il termine di via Garibaldi il neogotico palazzo del Banco di Sicilia che conserva i portali trecenteschi della preesistente costruzione. Di fronte è la chiesa di S. Maria del Soccorso, originaria del sec. XV ma ricostruita nell'800; nell'interno, pavimento a tarsia del sec. XVII e belle cantorie barocche.