Il cuore di Terni è un complesso e disarticolato sistema di piazze e slarghi tra loro concatenati, che tendono a formare un unico e vasto ambito urbano, unitario più nelle funzioni che nell'assetto spaziale. Piazza Maggiore della città medievale, l'attuale piazza della Repubblica, continua a ricoprire un ruolo di centralità: chiusa sul lato settentrionale dall'aristocratico palazzo Manni (restaurato nel 1835), in parte sacrificato dall'apertura di corso Tacito, ospita sul lato sud-orientale il Palazzo comunale Vecchio, già del Podestà, ricostruito nel 1878 in forme 'rinascimentali' da Benedetto Faustini: al pianterreno rimangono alcune strutture trecentesche messe in luce dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. A sinistra dell'ingresso principale è stata riaperta una nicchia (XVII secolo) con un affresco inconsueto (due angioletti, rispettivamente con lancia e spugna, ai lati di una croce con i chiodi del martirio) interpretato come il «signum pietatis» che veniva posto nel luogo delle esecuzioni capitali. Il palazzo è oggi sede di servizi culturali civici, tra i quali anche la Bibliomediateca.