Preceduto dall'imponente porta Reale, l'asse del Corso è interrotto da tre piazze sulle quali si affacciano altrettante chiese. La prima che si incontra verso ponente è piazza dell'Immacolata, dove in cima alle rampe di un'ampia gradinata si staglia la chiesa di S. Francesco. La seconda piazza è lo spazio centrale della città: si tratta della grande piazza del Municipio, di eccezionale suggestione, somma di tante presenze ognuna delle quali è un piccolo capolavoro: spiccano la maestosa Cattedrale, l'elegante palazzo Ducezio (1746), con un loggiato ad arcate e sede del Municipio; l'ottocentesco Palazzo vescovile e il palazzo Landolina, del XVIII secolo. Proseguendo sul Corso si trova la chiesa di S. Carlo, eretta alla metà del XVIII secolo. Conclude il racconto architettonico di corso Vittorio Emanuele la piazza XVI Maggio, dominata da un lato dall'ex convento dei Domenicani e dalla chiesa di S. Domenico. Sull'altro lato della piazza si attesta una nota di diversità architettonica, il Teatro comunale, l'opera più significativa della Noto dell'Ottocento, con fronte arricchito da statue simboliche, strumenti musicali e motivi floreali, è preceduto da un giardino coevo chiamato villa d'Ercole, che contiene al centro una fontana del XVII secolo proveniente da Noto Antica..