Furono gli angioini a farne il centro della vita commerciale cittadina e, dalla decapitazione di Corradino di Svevia (1268) in poi, fu il teatro delle esecuzioni capitali e delle insurrezioni popolari, come quella del 7 luglio 1647 guidata dal pescivendolo Masaniello. È delimitata a nord da una bassa esedra al cui centro emerge la chiesa di S. Croce al Mercato, entrambe erette da Francesco Securo (1786). A ovest la chiudono le absidi di S. Eligio Maggiore, protettore degli Orefici, la prima chiesa fondata dai d'Angiò a Napoli. Il portale è di pure forme gotiche francesi, mentre l'interno mostra tutte le fasi di costruzione, con una sorta di quarta navata annessa nel XVI secolo.