È meno noto come corso Umberto I, ma al re sabaudo si deve la decisione di aprire, nel 1889, questa arteria, sventrando i "quartieri bassi" dell'espansione medievale dopo l'epidemia di colera del 1884. Oggi è tra i principali e più caotici assi di attraversamento della città (moltissimi i negozietti e i bar su entrambi i lati della strada), e unisce i palazzi del potere intorno a Castel Nuovo a piazza Garibaldi, con la Stazione Centrale e l'area del Centro Direzionale. Di età medievale - ma di aspetto settecentesco – è la chiesa di S. Pietro Martire.