Frequentata via, tracciata all'epoca dell'Addizione Erculea sul canale interrato della Zudeca (il nome si rifarebbe a un'antica area cimiteriale ebraica). Al N. 174 la palazzina di Marfisa*, del 1559, già dimora di una gentildonna estense; nelle sale soffitti a grottesche di Camillo Filippi e figli, arredi, quadri, sculture, strumenti musicali. Verso l'altro estremo del corso, al N. 476, il palazzo Roverella, attribuito a Biagio Rossetti (1508), con preziosa facciata*, e la chiesa dei Teatini, seicentesca, con la Purificazione della Vergine* del Guercino (3ª cappella a sinistra).