Segue il tracciato del decumano massimo toccando la piccola suggestiva piazza Tito Speri; appena oltre si apre la galleria omonima (1951) che sottopassa il colle Cidnéo collegando il centro storico ai quartieri settentrionali moderni. Sui due lati si allineano le sobrie architetture dei palazzi dell’aristocrazia bresciana dal ’500 al ’700 mentre la chiesa di S. Maria della Carità, ottagonale, affrescata (e restaurata), è uno dei migliori monumenti del barocco lombardo. Al N.30 il palazzo Martinengo Cesaresco offre nei sotterranei uno spaccato dell'evoluzione urbanistica di Brescia dall'età del Ferro al medioevo: le vestigia di un complesso termale di epoca romana costituiscono un'introduzione alla visita della vicina area archeologica.