Una vecchia baita ristrutturata in pietra e legno a 1.850 metri di altitudine. È la scommessa fatta da chi ha lasciato la città per portare l'alta ristorazione in alta montagna. Dalla cucina escono piatti semplici e curati tipici della tradizione locale, come le ravioles della Val Varaita, ma la gastronomia del territorio è solo la base di un lavoro di ricerca e sperimentazione che elabora materie prime a chilometro zero. Il periodo di chiusura dipende anche dalla neve, quindi è bene telefonare al locale prima di mettersi in viaggio