Fondato nel 1901 a partire da una piccola donazione di preziosi oggetti d’arte cinese, è stato in seguito incrementato da materiali portati in Italia dai missionari saveriani che lavorarono per oltre mezzo secolo in Cina, fino al 1950. Particolarmente ricca la collezione di ceramiche. A partire da due splendidi vasi della cultura Banshan (2000 a.C.), passando attraverso la produzione ceramica delle dinastie Han, Tang, Song, Ming e delle più famose fornaci cinesi e fino alle porcellane delle grandi famiglie rosa e verde della Dinastia Qing, il museo possiede una raccolta di ceramiche tra le più complete esistenti in Italia. Ricca anche la raccolta dei bronzi: vasi, statuaria buddista, incensieri, nonché oggetti delle cosiddette arti minori: giada, legno, lacca, peltro e pietra. Visitabili anche parte della raccolta numismatica, lo straordinario tempio d’avorio e una grande statua lignea dorata del Buddha, entrambi della dinastia Ming. Per problemi di conservazione, alcuni preziosi tessuti e una significativa collezione di dipinti sono accessibili solo agli studiosi. Il museo propone anche materiale etnografico cinese, una raccolta di manufatti e ornamenti plumari Indios Kayapò dell'Amazzonia e una collezione di maschere, statue e feticci africani