Frequentatissimo per l'ambiente gradevole e coinvolgente, grazie al sapiente recupero e all'utilizzo di materiali poveri che convivono perfettamente con elementi di arredo di design. Il ristorante propone ottimi vini serviti al calice (ogni bottiglia è messa sotto azoto) e un gustoso menu a cavallo tra tradizione e innovazione che l'abilità del giovane chef Gabriele Andreoni rende decisamente allettante: gamberi bianchi e bloody mary; gnudi di farina di piselli, panna acida e prosciutto affumicato; anatra, limone salato e cipollotti. Interessante la carta dei vini toscani