In posizione panoramica con vista sul santuario cittadino, una dimora della metà del XIX secolo in stile liberty, che ancora oggi conserva intatto il fascino di un villino d'epoca. La residenza deve il suo nome alla prima figlia di Carlo Emanuele I e ogni camera è dedicata a un membro della famiglia reale, tutte sono arredate con pezzi d'antiquariato e hanno pavimenti in legno, caminetti in marmo francese, stampe e quadri in piena sintonia con lo stile della casa; inoltre, dispongono di vasca o doccia idromassaggio. All'interno della struttura è presente anche una piccola sala meeting per incontri di lavoro