L'antico borgo, tra il mare e il Gran Sasso, entrambi a portata di sguardo, sapientemente restaurato lo ha dotato di un relais con alcuni miniappartamenti, compresa una piccola cappella privata, consacrata e adatta per i matrimoni. In cucina lo chef prosegue il percorso iniziato dal predecessore reinterpretando le ricette tradizionali teramane come, in stagione, il carpaccio di baccalà con asparagi e fragole, farrotto con carciofi e liquirizia e trippa alla teramana. Non manca qualche piatto legato allo "street (slow) food" abbinato a una buona birra artigianale locale