Lo stupendo complesso, costruito nel 1343 per volontà di un ricco mercante, mantiene in gran parte inalterato il suo aspetto originario.<br>Abbandonata dai Certosini nel 1785, e passata ai Camaldolesi, la Certosa fu soppressa in età napoleonica, e nel 1959 fu acquistata dall’Università di Siena.<br>Sono importanti le Storie certosine di S. Brunone e di S. Pietro nella chiesa principale, e l’affresco con L’Ultima cena del 1596 nel refettorio, opere del fiorentino Bernardino Barbatelli detto il Poccetti.<br>Nel cosiddetto Cappellone accanto alla chiesa, ricavato dall’unificazione seicentesca di alcune cappelle precedenti, la tela all’altare maggiore è attribuita a Francesco Vanni; le decorazioni e gli affreschi delle pareti sono di Nicola Nasini.